La riforma Moratti del 28 Marzo 2003 n°53, ha stravolto i criteri di prevalenza formativa nello studio della storia! Nell’impedire ai giovanissimi cittadini della Scuola Primaria di conoscere il Risorgimento, questa legge li ha privati  della possibilità di assimilare le basi fondamentali sulle quali è nata l’unità della Patria comune. Accertato che l’applicazione di tale riforma ha avuto, sta avendo e avrà, se non si interviene  per cambiarla, effetti deleteri sulla formazione culturale e civile delle giovani generazioni e sui valori dell’identità nazionale ed europea, che dal Risorgimento, attraverso un percorso lungo e travagliato, è arrivata fino ai nostri giorni, l’Associazione culturale Garibaldini per l’Italia invita a firmare questa petizione per riattivare i programmi scolastici relativi allo studio della Storia e, in particolare, del Risorgimento, precedenti l’applicazione della citata Legge 28 Marzo 2003 n°53 (Riforma Moratti)

In base alla riforma Moratti si stabilisce che il primo ciclo d’istruzione articolato in Primaria e Secondaria di primo grado, preveda lo studio della Storia una sola volta per sei anni, dalla terza elementare alla terza media, secondo la seguente scansione: in Terza elementare si studia la preistoria, in Quarta e Quinta il mondo antico, in Prima Media il Medioevo, in Seconda dalla scoperta dell’America alla fine dell’Ottocento (sic!), in Terza il Novecento. Le motivazioni didattico-pedagogiche a sostegno della riforma sono a dir poco confuse: secondo il legislatore il cambiamento “avrebbe permesso agli insegnanti di prestare maggiore attenzione all’acquisizione delle competenze degli allievi anziché ai contenuti (ritenuti forse nozionistici?) dei programmi”. In realtà, come si possono insegnare strumenti critici – che hanno come scopo l’acquisizione delle competenze – senza aver prima analizzato l’argomento di applicazione degli stessi, ovvero i contenuti? La storia serve per conoscere il passato, comprendere il presente e intuire il futuro, e ha bisogno di essere assimilata e memorizzata lentamente, iniziando dal “gioco” in ambito prescolare (fino a 6 anni), seguendo poi nella scuola Primaria (già scuola elementare) con lo studio dei “fatti” (6 – 10 anni) e proseguendo nella Secondaria di primo grado (già scuola media) con gli “approfondimenti” (11 – 13 anni).

VI INVITIAMO A FIRMARE COLLEGANDOVI AL LINK QUI SOTTO, E DIFFONDERE SUI SOCIAL L’INIZIATIVA
GRAZIE

https://www.change.org/p/ministro-della-pubblica-istruzione-smarrimento-identit%C3%A0-nazionale-il-risorgimento-%C3%A8-scomparso-dalla-scuola-primaria?recruiter=57872434&utm_source=share_petition&utm_medium=facebook&utm_campaign=share_for_starters_page&utm_term=des-lg-google-no_msg

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