Il 30 Aprile 2019 l’Associazione Garibaldini per l’Italia ha deposto, per la prima volta in 170 anni di storia, una corona d’Alloro sul muro di Porta Pertusa, sommità delle mura Leonine che delimitano il territorio della Repubblica Italiana dallo Stato-Città del Vaticano (https://www.garibaldini.org/2019/04/appuntamento-30-aprile-2019/). Una cerimonia semplice ma significativa per onorare la memoria dei caduti della Repubblica Romana in quel giorno memorabile che sancì l’inaspettata sconfitta delle truppe Francesi assedianti ad opera delle forze repubblicane che difendevano la recente conquista delle più elementari libertà. E proprio a Porta Pertusa cadde il diciannovenne Tenente Paolo Narducci, prima giovanissima vittima di quella stagione eroica.

    Quella corona, così pregna di valori umani e morali e di un gesto che annulla lo spazio temporale che ci separa dal passato, è stata portata via da sconosciuti nella notte tra il primo e il due maggio! Non è facile abituarsi a questa decadenza, al continuo degrado delle più elementari forme di rispetto per il prossimo, per la comunità, per la memoria! Persino l’erma del Gianicolo dedicata a Paolo Narducci ha subito la stupidità di chi ne ha voluto oltraggiare l’immagine tingendo con vernice rossa le sue labbra.

    Fortunatamente, all’ignoranza culturale che progredisce con il passare del tempo, si contrappone ancora la vitalità di pochi resistenti che colgono l’occasione per manifestare la loro solidarietà con la forza della cultura e dell’ironia:

    Agli amici dell’Associazione “Garibaldini per l’Italia”-  Ho appreso dal Presidente Arch. Paolo Macoratti che il giorno 3 maggio u. s. la corona posta dalla Vostra Associazione il giorno 30 aprile per ricordare l’eroico romano Paolo Narducci ( 1° caduto a Porta Pertusa in quel giorno di 170 anni fa) non era più presente.

    La notizia di quanto sopra riportato mi ha lasciato interdetto e quasi incredulo. E’ mai possibile un atto del genere oggi, e cioè che dopo 170 anni esista ancora il bruciante rancore della disfatta dell’ esercito “imperiale” francese mandato da Napoleone III per rimettere sul trono il fuggiasco Papa Pio IX ? Mi domando poi se l’anonimo sacrilego autore dell’atto vandalico suddetto sapesse che quella corona (dato che nel nastro  era riportato solo il nome dall’Associazione  e non del commemorato) fosse stata posta a ricordo dell’eroico artigliere romano e degli altri caduti, proprio nel giorno della vittoria garibaldina!

    Carissimi amici, vi confesso che il pensiero di questa ignobile azione mi ha fatto venire alla mente una sinistra figura di un uomo vestito completamente di nero che si avanza silenziosamente intabarrato in un grande mantello e col viso che guarda sospettoso all’intorno. La memoria mi aveva mandato automaticamente il messaggio di un ricordo iconografico noto anche a  molti di voi: la figura è quella rappresentata nella testata del giornale romano del 1849 “Il Don Pirlone” dove è appunto raffigurata questa sinistra figura.

Un caro saluto      

Leandro Mais.

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