La camicia rossa in originale e nelle versioni successive

Testo e video musicale

Conosciuta anche con il titolo: Canto del garibaldino – La mia camicia rossa

Parole di: Rocco Traversa

Musica di: Luigi Pantaleoni

1860

Quando all’appello di Garibaldi
m’unii coi mille suoi prodi e baldi
questa Ei con voce mi dié commossa
Camicia rossa

E dall’istante ch’io t’indossai
Camicia rossa, t’idolatrai
nel petto un foco scese repente
Camicia ardente

Porti l’impronta di mia ferita
sei tutta lacera, tutta scucita!
e per ciò appunto mi sei più cara
Camicia rara

Fida compagna del mio valore
s’io ti contemplo, mi batte il cuore
par che tu intenda la mia favella
Camicia bella

Di gloria emblema, dell’ardimento
il tuo colore mettea spavento!
Fulmin di guerra ciascun ti noma
Camicia indoma.

Là sul Volturno meco hai sudato:
partii soldato, tornai soldato!
Tu sei la stessa che allor vestia
Camicia mia.

A chi t’indossa fan sorda guerra
i prepotenti di questa terra
ma il popol tutto l’ammira e canta
Camicia santa.

E sempre meco con fiero orgoglio
sempre un tuo lembo portar io voglio
fosti mia stella, sarai mia guida
Camicia fida.

E s’altra volta d’Italia il grido
chiami i valenti su l’adrio lido
daremo insieme fuoco alla miccia
O mia camicia.

Se dei Tedeschi nei fieri scontri
vien ch’io la morte dei prodi incontri
chi sa qual sorte ti fia serbata
Camicia amata.

Ma se, adornato d’allori il crine,
muoio in mia terra libera alfine
ti vuo’ sepolta nella mia fossa
Camicia rossa.

Versione alternativa

Quando la tromba sonava all’armi
con Garibaldi corsi a arruolarmi
la man mi strinse con forte scossa
e mi diè questa camicia rossa.

E dall’istante che t’indossai
le braccia d’oro ti ricamai
quando a Milazzo passai sergente
camicia rossa, camicia ardente.

Porti l’impronta di mia ferita
sei tutta lacera tutta scucita
per questo appunto mi sei più cara
camicia rossa camicia rara.

Tu sei l’emblema dell’ardimento
il tuo colore mette spavento
fra poco uniti andremo a Roma
camicia rossa, camicia indoma.

Fida compagna del mio valore
s’io ti contemplo mi batte il cuore
par che tu intenda la mia favella
camicia rossa camicia bella.

Là sul Volturno, di te vestito
quando sul campo caddi ferito
eri la stessa che allor vestia
camicia rossa, camicia mia

Con te sul petto farò la guerra
ai prepotenti di questa terra
mentre l’Italia d’eroi si vanta
camicia rossa, camicia santa.

Quando all’appello di Garibaldi
a un di que’ mille suoi prodi e baldi
daremo insieme fuoco alla mina
camicia rossa garibaldina.

Se dei Tedeschi nei fieri scontri
vien che la morte da prode incontri
chi sa qual sorte sarà serbata
camicia rossa, camicia amata!

Versione alternativa

Versi aggiunti dopo la sconfitta di Garibaldi in Aspromonte il 29 agosto 1862.
Ora tu posi come una mesta
che attende il giorno della sua festa
ed coll’alma trista commossa
ti guardo e lacrimo, camicia rossa!

Nei lidi siculi la prima volta
giovine altero io t’ebbi accolta
e nel nomarti la sposa mia
seguimmo insieme la stessa via.

Oh allor non eri quale tu sei
l’umile veste dei giorni miei!
Eri l’insegna della riscossa
o disprezzata camicia rossa!

Eri di tanta gloria beata
che da due mondi fosti desiata
e l’Angio e l’Unghero scesero in campo
del tuo divino fulgore al lampo.

Fino le imbelli fanciulle ornarsi
di te si piacquero e innamorarsi
né da quei cori giammai rimossa
fu la tua immagine, camicia rossa.

E come un voto di casta fede
che amor d’Italia solo concede
nella parete d’ogni umil tetto
pendesti all’ara di un santo affetto.

Tradita, fosti più grande – e Pisa
luce ha più bella con te divisa…
Oh! quella guerra che t’hanno mossa
t’ha sublimato camicia rossa.

Nella tua fiera malinconia
tu mi rammenti Venezia mia
nella tua vita, vinta non doma
sembri ripetere: «O morte, o Roma!»

Oh! vieni vieni col sol d’aprile
impari il mondo che non sei vile!
Roma e Venezia, poi nella fossa
scendiamo insieme, camicia rossa!

Camicia rossa, camicia indoma
sembri ripetere: O morte, o Roma!»
Sì, ripetiamo con voce forte
con Garibaldi: «O Roma, o morte!».

Versione alternativa

Versi aggiunti in riferimento alla partecipazione di Garibaldi alla guerra franco-prussiana (1870-1871) e dei garibaldini alla guerra greco-turca (1919-1922).
E nel Settanta fosti a Digione
camicia rossa prode campione
e ai prussiani strappavi da forte
una bandiera sprezzando la morte.

Quando la Grecia stanza e indoma
contro il Turco alzò la chioma
sei accorsa pronta, piena di valore
Camicia rossa, piena d’onore.

Versione alternativa

Versione scritta da Cristiano Giusto Caregnato in riferimento alla partecipazione di Garibaldi alla guerra franco-prussiana (1870-1871).
Or che la tromba risuona all’armi
con Garibaldi torno a ruolarmi
la stessa io provo potente scossa
che tu mi desti, camicia rossa.

Di te vestito farò la guerra
ai coronati di questa terra
di te vestito, nessun timore
camicia rossa io sento in cuore.

Là sulla Mosa, fra strania gente
del nuovo dritto campione ardente
sarò quel desso, camicia mia
che in altri tempi ti rivestia.

Dacché dannata fosti al bargello
il tuo colore splende più bello
di te vestito, per la riscossa
saprò morire, camicia rossa.

Voci correlate

 

http://www.youtube.com/watch?v=o_uJe3z8noo

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