Appuntamenti

 

 

8 MARZO 2019 - ORE 11,00

 Roma, Gianicolo – Monumento ad Anita Garibaldi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Gianni Riefolo

 

 

 

 

 

 

 

 

Nel 1932 l’Italia fascista commemorò con una lunga serie di eventi il cinquantenario della morte di Giuseppe Garibaldi. Al Palazzo delle Esposizioni fu allestita una prestigiosa mostra garibaldina, mentre furono pubblicati gli scritti dell’Eroe dei Due Mondi.

Le manifestazioni più importanti si svolsero però a giugno. Il primo del mese ci fu il trasferimento a Roma dei resti di Ana Maria De Jesus Ribeiro, meglio conosciuta come Anita, inseparabile compagna di Garibaldi. Il giorno seguente i resti furono tumulati in un loculo ai piedi del monumento eretto in sua memoria sul Gianicolo. Il 4 giugno, alla presenza di un foltissimo pubblico, delle autorità, di Vittorio Emanuele III, della regina Elena in veste di madrina e di Benito Mussolini, il monumento fu inaugurato, come testimonia un filmato dell’Istituto Luce.

Anita era nata in Brasile, nei pressi di Laguna, Stato di Santa Caterina. Non se ne conosce la data di nascita precisa, anche se la sua città le ha attribuito quella del 30 agosto 1821. Era già sposata con Manuel Duarte de Aguiar (pescatore) quando incontrò Giuseppe Garibaldi nell’agosto del 1839 a Laguna. Lui se ne innamorò perdutamente e fu ben presto ricambiato: già nell’ottobre Anita era imbarcata su una nave con l’eroe e da allora per dieci anni condivise l’inquieta e pericolosa vita di Garibaldi.

“Non meno fervida di me – la descriveva l’eroe – per la sacrosanta causa dei popoli e per una vita avventurosa”.

 

      Con una lettera inviata al Comune di Roma (Sindaca, Assessore alla crescita culturale, Sovrintendente ai Beni culturali ) l’Associazione “Garibaldini per l’Italia”, astenendosi dal partecipare il 9 Febbraio alla cerimonia del 170° anniversario della Proclamazione della Repubblica Romana del 1849 che si è svolta nell’area del Mausoleo, ha voluto esprimere il proprio dissenso verso le autorità comunali per non essere state in grado di garantire la partecipazione popolare, rappresentata dalle associazioni culturali e d’arma, alla cerimonia istituzionale promossa dal Comune di Roma. Come rappresentato nella lettera indirizzata alla Sindaca Virginia Raggi, abbiamo ritenuto fosse grave tale emarginazione perché, oltre a mettere in sott’ordine il volontariato costante che si preoccupa di fare memoria ogni anno della storia unitaria e risorgimentale (diffondendo nella comunità e in particolare nelle giovani generazioni i valori della nostra formazione repubblicana), tradisce lo spirito delle due Costituzioni, quella della Repubblica Romana del 1849 e l’attuale vigente, entrambe orientate a considerare come unico organismo il Popolo e le Istituzioni.  Il momentaneo attrito non ha comunque impedito a un gruppo rappresentativo della nostra Associazione di fare memoria di quell’evento straordinario, senza banda, senza applausi, portando al “muro della Costituzione” del Gianicolo il nostro pensiero riconoscente a chi ha scritto con la penna e il sangue le pagine fondamentali della convivenza civile.

 

 

151° Campagna dell’Agro Romano
1867 – 2018

VILLA GORI – Martedì 23 OTTOBRE ore 10,30

ASS. GARIBALDINI PER L’ITALIA
A.N.G. ASS. NAZ. GARIBALDINA – IST. INTERNAZ. DI STUDI G. GARIBALDI

 

Partecipano:

Piccchetto armato Esercito Italiano

Fanfara della Polizia di Stato

Scuola G.G. Belli – Roma – Classe 3F

http://youtu.be/SZ3MSwaMRnM

http://youtu.be/qke7_BhsksM

     In occasione della Giornata del camminare si è svolta a Roma domenica 14 ottobre, promossa da Andrea Mori,  una passeggiata organizzata dall’Associazione Inforidea in collaborazione con l’Associazione “Garibaldini per l’Italia”. Con partenza dal monumento dedicato ad Anita Garibaldi al Gianicolo, e attraverso un itinerario che prevedeva delle soste presso l’Erma di Colomba Antonietti, la statua di Righetto, quella di Ciceruacchio, l’Arco dei quattro venti all’interno di Villa Pamphili e Villa Spada, il presidente Paolo Macoratti ha ripercorso i momenti storici più importanti che hanno caratterizzato la breve ma fondamentale esperienza  della Repubblica Romana del 1849, citando personaggi, narrazioni e corrispondenza di alcuni protagonisti noti e meno noti di quell’indimenticabile e fondamentale evento. Erano presenti per l’Associazione Garibaldini per l’Italia, oltre ad Andrea Mori e Paolo Macoratti, la segretaria Monica Simmons e Silvia Mori, e un cospicuo numero di partecipanti.

COMUNICATO STAMPA

La forza trainante

presentazione del libro di Paolo Macoratti

 Casa Domus Pastor – Via Aurelia 208 – Roma

venerdì 2 marzo 2018, ore 17.00

Roma, 19 febbraio 2018La forza trainante – Storie di uomini speciali e sogni realizzati a rischio utopia, Paolo Macoratti, Garibaldini per l’Italia Edizioni.

 Il libro ricorda, rievoca, testimonia e racconta con dovizia di particolari le interessanti e importanti vicende del noto neurologo Giorgio Albertini e del giornalista di chiara fama Mino Damato. Vicende formative e significative dal punto di vista etico, politico, sociale, culturale, civile e morale, riassunte in una biografia asciutta e potente, mai agiografica, nata per potenziare la memoria ed evidenziare i benefici effetti della loro azione.

 Nel volume, composto di 147 pagine, 36 illustrazioni di cui 30 a colori, sono raccontati i progetti, le esperienze di vita e di lavoro condivise dall’autore con questi due uomini che potrebbero a buon diritto essere definiti “garibaldini” del nostro tempo, per la loro indomabile energia combattiva, straordinariamente benefica, messa a disposizione dei bambini; di tutti quei bambini  bisognosi di cure materiali e spirituali. Percorsi umani, esempi positivi nati per cambiare una mentalità, una società dominata da una cieca e arida burocrazia che impedisce di soddisfare adeguatamente i reali bisogni dei cittadini più deboli.

 La presentazione prevede due relazioni a cura di Martina Albertini e Donatella Damato, oltre all’intervento dell’autore, Paolo Macoratti. Durante l’incontro saranno letti da Enrica Quaranta alcuni brani tratti dal libro

http://www.youtube.com/watch?v=3E_LYKmX4VY&t=58s

150° Campagna dell’Agro Romano

1867 – 2017

VILLA GORI – 23 OTTOBRE ore 10,30

ASS. GARIBALDINI PER L’ITALIA 

E

A.N.G. ASS. NAZ. GARIBALDINA – IST. INTERNAZ. DI STUDI G. GARIBALDI

1868 – Dedica scritta e firmata da Giovanni Cairoli (Collezione Leandro Mais – Roma)

http://www.youtube.com/watch?v=a8bm4VUgW8U

http://www.youtube.com/watch?v=PclvYG4gnk8

http://www.youtube.com/watch?v=ODl488VnyZo

da VOLONTARIO

a   COSPIRATORE

         memorie di Umberto Macoratti

 

      a cura di  Paolo Macoratti

  

La storia di un volontario della Grande Guerra, saldamente legato ai valori risorgimentali, narrata attraverso memorie, lettere e documenti inediti di avvenimenti del secolo scorso, di cui fu testimone e protagonista: dalle prime rivendicazioni sindacali delle filandiere friulane del 1910, a pagine inedite della Prima Guerra Mondiale; dall’attentato a Mussolini del 1925, alla guerra d’Africa del 1936; da alcuni episodi della Resistenza Romana del 1943, ai movimenti per la Pace degli anni ’50 e ’60.

       Nel libro (211 pagine, 100 illustrazioni in b/n, 223 nomi citati, 180 note) sono presenti argomenti di particolare interesse storico:

 la breve storia del movimento antifascista d’ispirazione garibaldina denominato “Italia Libera” (1924);  le descrizioni del fallito attentato contro Mussolini del 4 Novembre 1925 (con pagine dedicate ai rapporti tra l’autore delle memorie, l’On. Tito Zaniboni, ideatore del complotto, e il delatore Carlo Quaglia), oltre al racconto delle udienze del Tribunale Speciale e del Consiglio di Disciplina Militare. Inoltre, accenni ai primi anni del dopoguerra repubblicano: le conferenze mondiali del movimento dei “Partigiani della Pace”, dei “Cristiani progressisti” e quelle nazionali e internazionali del movimento cattolico “Pax Christi”.

https://www.youtube.com/watch?v=gDld6XDRU7w&t=221s  (prima presentazione – 18 Agosto 2017)

https://www.radioradicale.it/scheda/531899/presentazione-del-libro-da-volontario-a-cospiratore-memorie-di-umberto-macoratti-di   (seconda presentazione – 27 Gennaio 2018))

 

 

 

 

 

 

 

 

 

    La saggezza popolare ci ricorda, con il famoso detto “da cosa nasce cosa”, che la nostra vita è in continuo divenire: movimento legato alle nostre azioni, negative o positive che siano, e alle conseguenze che esse determinano. Ogni gesto, ogni iniziativa che parte dalla nostra volontà è dunque importante per modificare, e qualche volta trasformare, la realtà che ci circonda. Se ciò non avviene, tutto rimane immobile, e il tempo erode velocemente le cose visibili e invisibili  che la storia ci ha consegnato.

Il 7 agosto 2012 (https://www.garibaldini.org/2012/08/fratello-tra-i-fratelli/), grazie all’iniziativa di Cinzia Dal Maso e della discendente di Paolo Narducci, Mirna Verger, sostenuta dal marito Carlo De Angelis, è iniziato  un percorso di memoria che si è concluso il 6 maggio 2017 al Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina di Porta San Pancrazio in Roma. Percorso di memoria che l’Associazione Garibaldini per l’Italia ha voluto sostenere e portare a compimento attraverso la donazione al suddetto Museo, ricevuta a sua volta dagli eredi del primo caduto della Repubblica Romana, della Corona mortuaria e dei quadri raffiguranti  Paolo Narducci e la madre Teresa Maciucchi.

Da cosa nasce cosa, dicevamo, e così è stato, malgrado la scomparsa del nostro indimenticabile Vice-Presidente Alberto Mori – presente nel 2012 alla tumulazione presso il Sacrario dei caduti per Roma dell’urna contenente i resti del Narducci – che ci ha spinto ad istituire in sua memoria un concorso dedicato alle scuole primarie, proprio in ricordo di quel 30 maggio 1849 in cui cadde il giovanissimo Tenente di artiglieria. Iniziativa che la Dott.ssa Mara Minasi, responsabile del Museo della Repubblica Romana , ha accolto con entusiasmo, guidando gli studenti nel percorso museale degli ultimi quattro anni.

E per iniziativa della stessa Mara  Minasi, lo scorso 6 maggio 2017, in una cerimonia semplice ma intensa in cui erano presenti gli attori di questo percorso di memoria storica,  le musiche risorgimentali ben eseguite dal duo Gabriella Antonucci – Marco Quintiliani e l’ode a Paolo Narducci declamata con energia dal Bersagliere Arnaldo Marini, i quadri e la corona di Paolo Narducci, egregiamente restaurati dalla Sovrintendenza Capitolina, sono stati finalmente esposti  alla cittadinanza. Così, le vicende di quegli anni rivoluzionari che furono il 1848-49 si arricchiscono di un’ulteriore esempio di virtù patriottica, altrimenti sconosciuta ai più, su cui le giovani e giovanissime generazioni potranno contare per arricchire la loro formazione.

Paolo Macoratti

Qui sotto il link dell’articolo di Maria Rosaria Spadaccino sull’edizione romana del Corriere della Sera

http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/17_maggio_07/repubblica-romana-primo-cadutoera-ragazzo-neppure-vent-anni-1f28b004-3293-11e7-bf87-d76175960c8d.shtml

 

 

PREMIAZIONE CONCORSO “ALBERTO MORI”

 

L’ASSOCIAZIONE GARIBALDINI PER L’ITALIA, IN  OCCASIONE DELLA CELEBRAZIONE DEL 168° ANNIVERSARIO  DELLA BATTAGLIA DEL 30 APRILE 1849 IN DIFESA DELLA REPUBBLICA ROMANA, PROMUOVE, IN COLLABORAZIONE  CON IL MUSEO DELLA REPUBBLICA ROMANA E DELLA MEMORIA GARIBALDINA, L’INIZIATIVA DEDICATA ALLA SCUOLA

SCUOLE ROMANE PARTECIPANTI

Scuola Elementare – Ist. Comprensivo “Via Crivelli”

Scuole Medie – “G.G. Belli” – “Cervantes”

In un clima di corale partecipazione alla celebrazione del 168° anniversario della battaglia del 30 Aprile 1849 – anticipata al 28 Aprile 2017 per favorire la presenza degli studenti - si è conclusa la quarta edizione del Concorso “Alberto Mori – garibaldino del terzo millennio“, dedicato alle scuole.    

Si ringraziano:

la Responsabile del Museo della Repubblica Romana e del Mausoleo Ossario Gianicolense, Dott.ssa Mara Minasi

 le Insegnanti della Scuola Primaria Crivelli: Anna Materiale, Silvia Racheli, Paola Gennero

 l’Insegnante della Scuola Secondaria di Primo Grado “Cervantes” Daniela Manna

 l’Insegnante della Scuola Secondaria di Primo Grado Carlo Felici e Giovanni Minichillo

I soci, per la presenza e la partecipazione: Monica Simmons, Orietta Citoni, Maurizio Santilli, Stefano Dini, Carlo Felici, Valentina Ferrante, e la socia Onoraria Cinzia Dal Maso

La Commissione giudicatrice, composta dal Presidente Paolo Macoratti, dalla Segretaria Monica Simmons e dalla Prof.ssa Orietta Citoni, ha riscontrato  l’ottimo livello degli elaborati, soprattutto per la variegata personalizzazione dei fatti di cronaca e degli avvenimenti storici. Sono risultate particolarmente interessanti: la descrizione storica puntuale, il racconto della guerra visto dalla parte dei Francesi, l’esaltazione dell’Eroismo e del sentimento, la partecipazione popolare, la determinazione degli assediati, le riflessioni sull’inganno del Generale Oudinot  e il Valore della conquista della libertà.

 Molte lettere scritte dai ragazzi si sono soffermate sull’atrocità della guerra. C’è stato anche chi ha “suggerito” ai Francesi che lo scontro con la R.R.  si sarebbe potuto risolvere pacificamente con la diplomazia. Questo problema è ancora attualissimo, se pensiamo alle guerre in atto e alle conseguenze inimmaginabili di un possibile conflitto nucleare; e molti ragazzi  hanno colto questo aspetto: la ricerca di una soluzione incruenta delle controversie internazionali! Il risultato di questa esperienza didattica è dunque un messaggio di pace e di speranza. Ringraziamo insegnanti e studenti per il prezioso contributo.  

Si riportano alcuni passi dei componimenti dei premiati:

SCUOLA “CRIVELLI”

 CLASSE V^ A

 

3° CLASSIFICATO                               GIORGIONI ADRIANO – RINNA GAIA

                                                           ” La prima a rispondere è stata la Francia che è sbarcata il 30 aprile con 15.000 uomini a Civitavecchia con la scusa di difenderla.  Il popolo, scoperto l’inganno, ha preparato la difesa con un certo Garibaldi che è intenzionato a difendere ad ogni costo la democrazia, la libertà, la Repubblica. So che, sempre lui, è riuscito a sconfiggere le truppe borboniche arrivate dai Castelli Romani”.

 2° CLASSIFICATO:                              SCOGNAMIGLIO BEATRICE – CARPI EMILIO

                                                              ”Cara Rosalinda, anche se siamo su due fronti diversi volevo farti le mie condoglianze per la morte di tuo marito. Ti assicuro che non è defunto invano: mi ha salvato la vita. Sento il dovere di raccontarti come è andata. Era la notte tra il 29 e il 30 aprile; quando sentimmo alcuni colpi di fucile. Il generale Oudinot incaricò me, François, Pierre e Jacques di andare a vedere cos’era successo. Uscimmo dall’accampamento e dopo aver percorso un centinaio di metri ci trovammo di fronte sette corpi senza vita e tre feriti, tra cui tuo marito Alfredo”.

 1° CLASSIFICATO                                CARPI EMILIO – MONACO TOMMASO

                                                          ” Il 30 aprile 1849 i Francesi ci attaccarono. Osservai impaurita la battaglia dalla finestra. Palle di cannone attraversavano il cielo come uccelli impazziti; le urla che si udivano erano così potenti e colme di dolore che sembravano i ruggiti di un leone colpito dalla pallottola di un bracconiere; il rumore delle palle di cannone e dei colpi di fucili che venivano sparati uniti al sangue che schizzava da tutte le direzioni creavano una tempesta infernale; insomma, per farla breve, era uno spettacolo orribile che non auguro a nessuno di vedere. Il campo di battaglia era pieno di soldati morenti e alla loro vista sentii forte dentro di me il richiamo di doverli aiutare: scelsi così di fare l’infermiera”.

 CLASSE V^ B

 

3° CLASSIFICATO                               MEZZANOTTE ISABELLA

                                                             “Se andrò nell’altra vita sarò felice per quello che ho fatto, perché non tutti hanno il coraggio di spegnere le micce delle bombe, e mi ricorderò sempre di Garibaldi, perché anche lui non ha dato poco, ha dato il massimo per la nostra libertà. Mi ricorderò per sempre di te, perché sei stata, e sei, una vera amica perché, quando eravamo piccole, mi aiutavi quando mi facevo male. Adesso, però, vorrei averti accanto a me perché la ferita è più grande e grave di quelle che mi facevo da piccola, ma la ferita più grande è non averti accanto”.

 2° CLASSIFICATO:                              LOPEZ TERESA

“I Francesi hanno appena bombardato Trastevere, hanno colpito l’ abitazione dove viveva il vostro figlio adottivo: anche a me dispiace tanto. Vostro figlio era scappato, vi ricordate, il primo maggio 1849: voi lo cercaste fino allo sfinimento. Lui era qui a Roma: io lo sapevo ma gli avevo promesso di non dire niente a nessuno, voleva solo combattere”.

 1° CLASSIFICATO -                            FIANCHINI ANNA

” Cara Michelle , amore della mia vita, mia stella del mattino, la notte scorsa il generale Oudinot ci ha fatto compiere uno scandalo così grande che rimarrà ricordato nella  storia come insulto contro la nostra popolazione. Dopo questo racconto non penso sarai molto orgogliosa di me, come neanch’io sono molto orgoglioso di me stesso.  Il generale Oudinot ci convocò tutti quanti a raccolta, chiedendoci di arrivare in divisa e con le armi in mano. All’ inizio non riuscivo a comprendere, poi capii tutto quanto: il generale voleva rompere la tregua di guerra attaccando gli Italiani a tradimento. Io non ero favorevole a questa azione ingiusta, ma non potevo oppormi alle scelte del generale o mi avrebbero condannato a morte”.

CLASSE V^ C

3° CLASSIFICATO                               DAMIANO SIMONE – NZAMWITSKUTSE AURORA

                                                           “Da quando siete partiti, sono cambiate tante cose qui, Roma non la riconoscereste più. Sono tutti indaffarati e corrono da una riunione all’altra per preparare il nuovo Governo. Il nostro Tricolore svetta da molte finestre e la gente è contenta di poter pensare di andare verso nuovi tempi. Non c’è abbondanza, ma ciò che c’è si divide e lo si fa bastare per tutti perché la condivisione è già un segno dei tempi che cambiano”.

 2° CLASSIFICATO:                              DE ANGELIS ALESSIO – KENJI STA ANA

                                                         “Ti vorrei qui con me a combattere contro i Francesi che premono contro le mura per ridare al Papa ciò che ci ha tolto. E’ fuggito, l’infame, ma ha fatto arrivare chi combatte per ridargli ciò che ritiene suo: non lo avrà! Qui combattano Uomini, Donne, Bambini perché non torni più chi li ha oppressi e sfruttati. Siamo stanchi e il cibo scarseggia ma il fervore della gente che respira e assapora Libertà ci sazia!”

 1° CLASSIFICATO -                            D’AMATO MARCO – FALCIANI CRISTIANO

                                                          “I combattimenti sono stati duri e aspre le perdite ma tutti hanno combattuto con coraggio nella convinzione che bisogna cambiare: anche il Papa ha tradito la parola, anche Lui s’è dimostrato Re e non Uomo! Il sangue versato ha il profumo della Libertà che regaleremo ai nostri figli che potranno avere diritti alla nascita che noi abbiamo dovuto riconoscere e conquistare”.

 

SCUOLA “CERVANTES”

3° CLASSIFICATO:                              CECIONI BERNARDO – MATTEI BERNARDO

“Stabilimmo una tregua fino al 4 giugno, ma loro attaccarono la notte del 3 conquistando il casino dei Quattro Venti che per tre volte riuscimmo eroicamente a conquistare e per tre volte fummo cacciati indietro. I francesi più forti di noi in numero e artiglieria riuscirono a sopraffarci. La fame qui è ricorrente e la morte ancor di più, corpi e corpi stesi nelle strade bombardate senza vita, senza un funerale degno, senza aver salutato i propri cari per l’ultima volta. Se solo i francesi si rendessero conto di quanta disperazione stanno portando nel nostro paese, capirebbero che per ottenere degli obiettivi non ci sarebbe bisogno di uccidere tante persone”.

 2° CLASSIFICATO:                              GRECO AURORA                                                    

“Carissimo Emilio Dandolo, ti scrivo questa lettera poco prima di morire, ho aspettato che tu uscissi per scrivertela, in modo che tu non mi potessi vedere. Se ti giunge questa lettera da Bertani, che assisteva alla mia morte, significa che stai per riandare in battaglia, a combattere per questo nostro sogno di una Roma repubblicana. Ti scrivo questa lettera per incoraggiarti a dare il meglio di te e combattere in nome mio e di tutta questa gente che sta perdendo la vita per proteggere quella di qualcun’altro. A parte questo ti auguro buona fortuna, e ti auguro di non fare la mia stessa cruda fine”.

 1° CLASSIFICATO:                              BALDI ELISA

                                                           ”I francesi hanno infranto l’accordo e nella notte tra il due e il tre giugno sono entrati nella città da Villa Corsini cogliendoci di sorpresa. Da lì la loro avanzata a forza di cannonate sulle mura aureliane e urbaniane è stata inarrestabile. Io, dopo la gloriosa vittoria del trenta aprile, mi ero illusa che noi volontari romani, stranieri, adulti, bambini, avremmo realmente fermato e vinto il più forte esercito al mondo, però mi sono dovuta arrendere alla sconfitta del nostro coraggio battuto dalla slealtà di gente senza onore. Sembrava quasi un sogno, un’utopia”.

SCUOLA  G.G. BELLI – III F 

  3° CLASSIFICATO:                  BRAMINI FEDERICO                                                 

Una vicenda che resterà accartocciata nelle pagine del libro del tempo, che scorrono veloci, è vero, ma non si cancellano. E chissà, forse qualcuno, tra molti anni, leggendo il libro della storia, troverà in un angolino della pagina questo messaggio indelebile. Che la libertà contorni un giorno la nostra vita, fratello mio, e state sempre attento a non farvene privare: è un valore che si conquista difficilmente e si perde con la leggerezza di un bene effimero. Pace e libertà fratello! ”                                        

2° CLASSIFICATO:                  CALDERONO MARCO                                                  

Cara Beatrice, non potendo andare in guerra a causa della mia scarsa abilità di utilizzare le armi, ho deciso di sostenere il Popolo Romano in un altro modo, con la mia musica. Ebbene sì, ogni persona in questo momento a Roma sta combattendo o dando supporto in qualunque modo ai nostri valorosi soldati… Io ho deciso di provare a spronare il Popolo con un po’ della mia musica, anche se ci ha già pensato il grande Goffredo Mameli. In questo momento sto finendo di scrivere le ultime note del mio nuovo brano intitolato:”Moriamo liberi”.

1° CLASSIFICATO:                  TERRACINA ELENA                                               

Cara Madre, ti scrivo per raccontarti la tragedia avvenuta ieri, 10 Agosto, giorno in cui il povero Angelo Brunetti, il piccolo Lorenzo di soli 13 anni e Luigi, il mio caro futuro sposo, sono stati uccisi dalle guardie straniere….. Si era fatta notte, mi arrampicai su un albero e sentii la voce di Angelo che chiese alle guardie di risparmiare almeno Lorenzo, che era il più piccolo ed era anche il suo onomastico; parlò inutilmente, il piccolo fu ucciso per primo: ci vuole davvero coraggio a sparare ad un bambino!”   

ALTRI FINALISTI

 SCUOLA CRIVELLI:                  MALATESTA LORENZO, PELOSI CLARICE, SANTARELLI EDOARDO, BONGINI DAMIANO, FONTI ARCANGELO, MOROSI FRANCESCO, PICCOLO LIVIA, MURATORI AGNESE, CERQUETANI VALERIO 

SCUOLA CERVANTES:              GENOVESE FERNANDEZ  INGRID – DI LAURENZI GIULIO

SCUOLA “BELLI”:                     GIONTA FRANCESCO – FERRANTI RICCARDO   

 

 

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          

                             

         

            

 

I TRADIMENTI STORICI DEL PASSATO RITORNANO FUNESTI NEL DESTINO DELLO STATO PONTIFICIO E DEL SUO CAPO NELLE PREVISIONI DEL FUTURO DEL 1867

 di Leandro Mais

Colgo l’occasione della ricorrenza del 150RIO della Campagna dell’Agro Romano del 1867, per sconfessare quanto apparso nell’articolo su internet per conto di una non meglio identificata società (Forum termometro politico – 3 novembre 2014) che ha festeggiato già da tre anni (!) la vittoria degli zuavi pontifici a Mentana.

Quella Campagna, iniziata con la vittoria sui papalini a Monterotondo il 25 ottobre di quell’anno, doveva concludersi con la sanguinosa sconfitta dei garibaldini nella tragica giornata del 3 novembre successivo, per l’intervento inatteso dell’esercito regolare francese quando ormai il corpo degli zuavi pontifici era stato quasi battuto.

Eppure quell’anno 1867 era iniziato con grandi speranze da parte dei volontari garibaldini, mentre si addensavano previsioni di avvenimenti catastrofici sopra lo Stato Pontificio e il suo capo assoluto: il Papa Re  Pio IX. Queste ultime previsioni negative avevano turbato grandemente Pio IX , poché era venuta a mancare (da parte dell’Imperatore  Napoleone III) la presenza del contingente dell’esercito francese garantita dalla Convenzione del 15 settembre 1864.

A tal proposito mi sembra interessante far conoscere ai lettori questa curiosa e rara medaglia di quell’anno. Si tratta di una piccola medaglia ovale con appiccagnolo, nel cui dritto è raffigurato il busto , di profilo a sinistra,  del Papa Pio IX benedicente , con paramenti papali e triregno, e in basso la scritta :”Roma”. Nel rovescio è rappresentata una scena con molte figure: in alto due uomini che armati di coltello si avventano su una figura caduta in ginocchio che dà loro le spalle. Alla scena assistono, a sinistra, due santi in piedi e, davanti, due sante in ginocchio; sulla destra appare una figura  con lungo mantello, e alla sua sinistra una scure. Il fatto curioso è che le sembianze del volto di questo personaggio sono quelle di …. Garibaldi ! In basso la data :”1867”.

Si può ipotizzare che la scena descritta nel rovescio di questa medaglia voglia riproporre simbolicamente il fatto storico dell’uccisione a tradimento di Giulio Cesare, ovvero il tradimento subito da Papa Pio IX da parte di Napoleone  III (nel ritiro delle truppe) e del Re Vittorio Emanuele II (che aveva garantito i patti della Convenzione) in quell’anno. Naturalmente nella scena è inserita la figura di Garibaldi come  presunto esecutore materiale della fine del Potere Temporale.

  

 

 

 

 

 

 

 

STATO PONTIFICIO PIO IX 1867

D. In cerchio :”PIUS IX -  PONTIFEX  MAXIMUS”. In basso :”ROMA”

R. In cerchio SAINTS ET SAINTES – PRIEZ POUR L’EGLISE” In basso “1867”

Medaglia ovale 1867 opus n. i. mm30 x mm 35 con appiccagnolo

Con l’occasione vorrei ricordare la rara medaglia satirica coniata l’anno dopo la battaglia di Mentana (1868) dai liberali francesi: in essa è raffigurata l’immagine di Napoleone “il piccolo” (come lo definiva Victor Hugo) con un gran cappello napoleonico ed ampi stivali, seduto su una piramide di teschi.

 

 

 

 

 

 

MEDAGLIA SATIRICA ANTINAPOLEONICA PER MENTANA

D. In cerchio :”NOS FUSILS CHASSEPOT ONT FAIT MERVEILLE ° FETICHE HIDEUX, FLEAU DES PEUPLES °”

R. In alto in cerchio :”LIBERTE’ EGALITE’ FRATERNITE’ “ In cerchio in basso :” CHAUVINISME FETICISME CESARISME” Nel campo scritta in cinque righe :”O FRANCE QUI ENFANTAS / JADIS LA LIBERTE’, TU / L’IMMOLES LACHEMENT / AUJORD’ HUI SUR L’AUTEL / DU DESPOTISME” Sotto la data “1868”

Medaglia 1868 opus n. i. O mm 25 AE

BARRETTA 1867

Piccolo rettangolo in AE costituito da due rami di alloro con al centro la data “1867”

Mm 40 x H mm 9

NOTA: Dopo trent’anni (!) della presa di Roma, il R. Governo approvò ed autorizzò (R. D. 24 maggio 1900 n. 98) i volontari garibaldini che avevano partecipato alla “Campagna dell’Agro Romano” del 1867, a fregiarsi della barretta in bronzo con quella data nel nastro della medaglia d’argento delle Campagne per l’unità d’Italia.

Come per le altre Campagne per l’unità d’Italia (48 -49 -59 – 60/61 – 66 – 70) anche per questa fu riconosciuto il combattimento dei volontari italiani, sia contro le truppe dell’esercito imperiale francese che contro quello dei vari reparti mercenari papalini costituiti da svizzeri, irlandesi, belgi ecc.

 Ancora oggi invece l’ Italia non ha onorato né riconosciuto il sacrificio degli eroi di Aspromonte del 1862 solo perché i nemici erano …. I fratelli fratricidi del R. esercito italiano   

         In un panorama internazionale decisamente difficile per l’intera umanità, causato dalla ridefinizione globale degli assetti economici e sociali di molti Stati e dalle trasformazioni climatiche che favoriscono spostamenti di grandi masse di popolazione da regioni sconvolte da guerre e carestie a territori più stabili ed economicamente più solidi, l’Europa potrebbe rappresentare l’àncora di salvezza per un nuovo e più strutturato equilibrio mondiale.

            Questo compito trainante dell’Europa, che oggi cerchiamo di riconfermare potenziandolo con il superamento del mero aspetto economico, in favore di un suo sviluppo più solidale e democratico, era già stato individuato nell’ottocento da due grandi personalità del nostro Risorgimento: Giuseppe Mazzini e Giuseppe Garibaldi.  Strenui combattenti per l’Unità d’Italia, i Padri della Patria repubblicana e democratica profetizzavano, ognuno con le proprie  strategie d’intervento, l’unità degli Stati europei riuniti in una confederazione:

           

 

 

 

Un gruppo di soci garibaldini alla “Marcia per l’Europa” – Da sinistra: Arturo De Marzi, Paolo Macoratti, Monica Simmons, Orietta Citoni, Giuseppe Maggio

 

Nella ricorrenza dei 60° anniversario dei trattati di Roma, l’Associazione Garibaldini per l’Italia aderisce al movimento Europeo e al Forum della coalizione

“CAMBIAMO ROTTA  ALL’EUROPA”

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e invita a partecipare

  • al FORUM che avrà luogo il 24 Marzo 2017 presso l’Aula Magna dell’Università di Roma “La Sapienza” dalle ore 14,00 alle 24,00, secondo il programma qui allegato.


  • alla MARCIA PER L’EUROPA del 25 Marzo 2017 sempre a Roma, con appuntamento alle ore 11,00 a piazza della Bocca della Verità, da dove partirà il corteo alla volta del Colosseo – http://www.marchforeurope2017.eu/



 

L’ARDIMENTO – IL SACRIFICIO – LA RESPONSABILITA’

Insieme per celebrare il 149° anniversario dello scontro di Villa Glori del 23 ottobre 1867, con i settantasei arditi garibaldini guidati da Enrico Cairoli

 

GARIBALDINI PER L’ITALIA

 E

 A.N.G. – Associazione Nazionale Garibaldina

Istituto Internazionale di Studi “Giuseppe Garibaldi”

 Istituto Comprensivo Parco della Vittoria – Scuola media G.G. Belli – Col di Lana – Classi II e III M


UNITI NELLA CELEBRAZIONE DEL SACRO DRAPPELLO

Roma,  24 ottobre 2016, ore 10.30 - Villa Glori – Piazzale del Mandorlo

 

PRESENTAZIONI

Una raccolta di lettere (50 edite, 99 inedite, 3 documenti) autografe provenienti dalla collezione Leandro Mais di Roma, corredata da 106 nomi citati, 80 note biografiche, 59 icone fotografiche, 38 illustrazioni. L’indole fiera e battagliera del patriota, capace di sovvertire il mondo e rimanere fedele ai più alti valori del progresso civile e sociale dell’umanità, in un epistolario inedito in cui emergono le grandi virtù dell’Eroe dei due mondi. Un libro utile per storici e ricercatori, ma anche per politici, insegnanti, studenti e famiglie.

Giovedì 29 settembre 2016, ore 17.00 - Roma, complesso del Vittoriano   Ingresso da via di San Pietro in carcere

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

VIDEO PRESENTAZIONE

https://www.youtube.com/watch?v=4SIenmJvxbA&feature=autoshare

 

Venerdi 18 novembre 2016 - San Vito al Tagliamento (PN): ore 11.00 Auditorium Comunale e ore 18.00 Antico Teatro Sociale “G. Arrigoni”

Interventi: Dott. Antonio Di Bisceglie (Sindaco San Vito al T.) – Arch. Paolo Macoratti (Presidente Ass. “Garibaldini per l’Italia”) – Dott. Giuseppe Garibaldi (Presidente “Ist. Internaz. di Studi G. Garibaldi”) – Dott. Sclippa Pier Giorgio (Assessore Istruzione Comune San Vito al T.) – Gen. Pio Langella (Presidente Feder. sportiva”Fiamme Cremisi”)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sabato 17 Dicembre 2016, ore 16.00 – Roma : Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina

Dott. ssa Mara Minasi (Responsabile Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina) - Arch. Paolo Macoratti (Presidente Ass. “Garibaldini per l’Italia”) – Prof.ssa Anna Maria Isastia (Professore associato di Storia Contemporanea - Università “La Sapienza” – Roma)

 

 

 

 

 

 

VIDEO PRESENTAZIONE

https://www.youtube.com/watch?v=Pbyz2wqPNuM&t=276s

https://youtu.be/Pbyz2wqPNuM

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

      

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                                                                   

 

 

 

                                                                                                                                                                                                                      

                                                                     

 

 


 

PREMIAZIONE CONCORSO “ALBERTO MORI” Garibaldino del nuovo millennio  3^ EDIZIONE  

L’ASSOCIAZIONE GARIBALDINI PER L’ITALIA, IN  OCCASIONE DELLA CELEBRAZIONE DEL 167° ANNIVERSARIO  DELLA BATTAGLIA DEL 30 APRILE 1849 IN DIFESA DELLA REPUBBLICA ROMANA, PROMUOVE, IN COLLABORAZIONE  CON IL MUSEO DELLA REPUBBLICA ROMANA E DELLA MEMORIA GARIBALDINA, L’INIZIATIVA DEDICATA ALLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLE ROMANE PARTECIPANTI

  1. Scuola Media ”CERVANTES” -  Classe, III^
  2. Scuola Media “Dante Alighieri – Classe III I
  3.  Scuola Media Unica G.G. BELLI :  Classe:  II^ M